Succo di limone
Il limone (Citrus limon (L.) Osbeck) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutaceae. Il nome comune limone si può riferire tanto alla pianta quanto al suo frutto.
Secondo recenti studi genetici, il limone è un ibrido e deriva dall'incrocio tra l'arancio amaro e il cedro.
Sebbene le origini del limone siano incerte, si pensa che i primi luoghi in cui sia cresciuto siano la Cina, dove veniva coltivato già prima della dinastia Song (960-1279 d.C.),la regione indiana dell'Assam e il nord della Birmania.
Secondo alcuni studiosi, gli antichi romani conoscevano già i limoni. L'ipotesi è supportata dalle raffigurazioni di tali frutti in alcuni mosaici a Cartagine e affreschi a Pompei; tuttavia, secondo altri studiosi, è possibile che gli autori di quelle opere avessero importato gli agrumi o li avessero visti nei loro paesi di origine. Non ci sono infatti prove in ambito paleobotanico o letterario che avvalorino tale ipotesi.
Intorno al 700 d.C. il limone si diffuse in Persia, Iraq e Egitto. Dal termine persiano لیمو, che si pronuncia līmū e indica genericamente gli agrumi, deriva il termine "limone".
Le prime descrizioni letterarie del limone si hanno in scritti arabi del X e XII secolo, ad opera di Qustus al-Rumi e Ibn Jami'. Gli alberi di limoni furono utilizzati inizialmente dagli arabi come piante ornamentali.
Le prime coltivazioni di limoni in Europa furono quelle di Genova nella metà del XV secolo. In seguito i limoni vennero introdotti in America da Cristoforo Colombo che ne portò alcuni sedi a Hispaniola.
In Europa la prima coltivazione di limoni è stata avviata prima dell'anno Mille in Puglia, sul Gargano precisamente in agro di Rodi Garganico ove ancora oggi viene coltivato una cultivar unica, il Limone Femminello, dai botanici ritenuta la più antica d'Italia, poi in Sicilia, dopo il X secolo e più tardi a Genova (a metà del XV secolo). I limoni compaiono nelle Azzorre nello stesso periodo, nel 1493, ad opera Cristoforo Colombo, che li portò fino all'isola di Hispaniola[senza fonte].
Nel 1747 il medico scozzese James Lind consigliò l'utilizzo del succo di limone come cura contro lo scorbuto.
Nel XIX secolo il limone iniziò ad essere coltivato intensivamente in Florida e California.
[Fonte Wikipedia]
Maraschino
Il maraschino è un liquore d'origine dalmata, dolce e incolore a base di un tipo particolare di ciliegia il Prunus cerasus, (conosciuto anche con il nome di visciolina o amarena), avente un contenuto alcolico del 30% circa, e tradizionalmente commercializzato in tipiche bottiglie impagliate a mano. Il liquore deve il suo nome alle varietà del frutto usato in Dalmazia la marasca (cerasus acidior), dove il maraschino è nato.
La produzione del "rosolio maraschino" ebbe inizio a Zara, nella Dalmazia veneta, fin dal medioevo. La più antica ricetta fino ad oggi pervenuta, risalente al XVI secolo, la si deve ai farmacisti di un monastero domenicano della città.
La vecchia fabbrica della Luxardo a Zara, attuale sede della Maraska La prima produzione industriale di maraschino venne avviata nel 1759 da Francesco Drioli (Fabbrica di Maraschino Drioli). Successivamente, nel 1821, il console del Regno di Sardegna a Zara, il patrizio genovese Girolamo Luxardo, aprì l'omonima distilleria, ottenendo otto anni dopo il privilegio imperiale (da cui il nome della Privilegiata Fabbrica Maraschino Excelsior). Nel giro di breve tempo il maraschino di Zara si guadagnò una notevole fama e, grazie all'intraprendenza dei produttori, divenne il primo prodotto dalmata ad essere esportato oltreoceano.
La produzione del maraschino, proseguita in seguito all'annessione della città al Regno d'Italia, venne gravemente compromessa dagli eventi bellici della seconda guerra mondiale: in seguito ai tragici bombardamenti alleati (che distrussero gran parte della città e con essa le storiche distillerie) e alle rappresaglie dei partigiani titini (dei quali rimasero vittime anche gli industriali Pietro e Nicolò Luxardo, quest'ultimo affogato assieme alla moglie), gli imprenditori zaratini cercarono rifugio in altre regioni d'Italia, seguiti dalla stragrande maggioranza dei dalmati italiani che presero la strada dell'esodo in vista della cessione di Zara alla Jugoslavia (1947).
Nella penisola italiana il maraschino trovò tuttavia una patria d'adozione: Giorgio Luxardo dell'omonima industria Luxardo, stabilitosi a Torreglia nei pressi di Padova, già nel 1947 aprì una nuova distilleria ancor oggi in attività, mentre i Drioli ne fondarono una a Mira, vicino a Venezia (chiusa però negli anni Settanta); ripresero l'attività anche i Vlahov, altra storica famiglia di produttori di maraschino, per poi cederla alle distillerie Casoni di Modena, che tuttora producono il liquore. A Zara le autorità jugoslave ricostruirono invece la distilleria Luxardo, riprendendo la produzione di maraschino col medesimo nome finché, in seguito ad un'azione legale, la denominazione di fabbrica mutò il suo nome in "Maraska", che rappresenta tuttora il più diffuso marchio di fabbrica di maraschino croato.
[Fonte Wikipedia]
Vodka
La vodka è un distillato forte, chiaro, tipicamente incolore prodotto dalla distillazione di frumento fermentato, e talvolta anche dalle bucce di patate. Da segnalare per le sue proprietà organolettiche è la vodka distillata dalle carrube, tipica della Russia del sud. Bevanda Nazionale della Polonia e Russia Un bicchiere di Vodka
Tralasciando i sapori tipici di questa bevanda, la vodka è composta principalmente da acqua e alcool (etanolo) presente tra il 37,5 e il 60 percento in volume. Nella classica Vodka Russa, il tasso di alcool presente deve essere vicino al 40 percento, numero attribuito dal famoso chimico russo Dmitri Mendeleev. La vodka viene utilizzata, di frequente, come base di molti cocktail popolari come il Bloody Mary, il Bullshot e il Vodka Martini (chiamato anche Vodkamartini o Vodkatini).
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